Il modo di vivere delle famiglie italiane è radicalmente cambiato con l’avvento del commercio on line: secondo quanto dimostrano i dati del settore, sempre più consumatori usano il web per effettuare l’acquisto di generi di largo consumo, dai prodotti alimentari all’abbigliamento, ai piccoli e grandi elettrodomestici.
L’aumento della fiducia nell’e-commerce, determinato soprattutto dalla constatazione della convenienza dei prezzi e dalla comodità di vedersi recapitare la merce a domicilio, ha prodotto la necessità speculare di accrescere gli strumenti di tutela del consumatore verso gli eventuali abusi da parte del commerciante che opera in rete.
La protezione del consumatore on line
L’esigenza di tutela degli acquirenti nell’ambito specifico del commercio elettronico, è un tema di estrema attualità, considerato il fatto che il numero di persone che fanno shopping in rete è in costante crescita già da diverso tempo e gli ultimi dati indicano che, durante lo scorso anno, il giro d’affari riguardante l’e-commerce ha generato volumi pari a 18 miliardi di euro, con un trend di crescita previsto al +26 per cento nel 2020.
Le norme che regolano le compravendite digitali sono contenute nel D.Lgs. n.21/2014 che, in attuazione della direttiva UE 2011/83 sui diritti dei consumatori on line, ha modificato le disposizioni del precedente Codice del consumo. Le disposizioni di legge sono rivolte al raggiungimento di due obiettivi fondamentali:
- una garanzia di maggiore trasparenza e funzionalità delle vendite nel commercio in rete,
- la certezza della libertà e consapevolezza di scelta da parte dell’acquirente.
Viene esteso e rafforzato il ruolo della chiarezza delle informazioni e della corretta indicazione dei prezzi delle merci, anche in relazione alle trattative, con lo scopo di garantire un miglior funzionamento del mercato elettronico e una puntuale definizione dei contenuti del rapporto tra consumatori e imprese.
Il diritto di recesso negli acquisti in rete
Una delle novità più importanti è l’estensione del tempo massimo consentito per esercitare il diritto di recesso da una compravendita avvenuta on line, salito da 10 a 14 giorni anche nel nostro Paese. Il termine concesso per il ripensamento si prolunga fino a 12 mesi nel caso in cui il venditore, durante le trattative, non abbia adempiuto all'obbligo di informare l’acquirente proprio riguardo alle condizioni che regolano l’esercizio di tale diritto. Il termine di due settimane per esercitare il diritto di recesso comincia a decorrere dal momento in cui l’acquirente comunica (senza l’obbligo di fornire alcuna motivazione) di voler restituire la merce; il commerciante, ricevuto il reso, avrà altri 14 giorni per effettuare il rimborso del prezzo della merce e delle spese di consegna al compratore.
In merito all'esercizio dei diritti previsti dalla legge a tutela del consumatore on line, è possibile ottenere maggiori informazioni e chiarimenti contattando Consulenzalegaleitalia.it. Lo studio, con sedi a Padova e Milano, offre un servizio di assistenza e fornisce pareri nell'ambito specifico dei contenuti di diritto commerciale e amministrativo anche on line, inoltrando la richiesta attraverso un apposito modulo. Inoltre, sul sito web di Consulenza Legale Italia sono disponibili numerose guide rapide di approfondimento, consultabili gratuitamente.
L’esigenza di trasparenza delle trattative
La normativa vieta espressamente l’uso di caselle preselezionate sui siti web: fino all'entrata in vigore delle nuove disposizioni, il consumatore era tenuto a "deselezionare" queste caselle qualora non desiderasse ottenere i servizi supplementari offerti. Grazie al divieto di apporre all'offerta questo genere di aggiunte, oggi il consumatore non corre più il rischio di acquistare involontariamente un servizio che non desidera ottenere.
È stata rafforzata anche la trasparenza dei costi, che devono essere espressamente dichiarati dal venditore nella loro totalità, comprese le spese di restituzione della merce. In particolare, queste ultime, se non sono state rese note in anticipo, nell'ipotesi di un eventuale reso saranno tutte esclusivamente a carico del venditore. Nella fase precontrattuale e durante le trattative, il soggetto venditore deve obbligatoriamente comunicare la propria identità, le caratteristiche del prodotto offerto, i costi e le modalità di pagamento, oltre alle condizioni e alla durata della garanzia. La mancanza anche di uno solo di questi elementi, dà al compratore immediato diritto di rivalsa.
Il mancato rispetto o la violazione delle disposizioni di legge da parte del commerciante on line, prevede l’erogazione a suo carico di sanzioni pecuniarie molto elevate, che possono arrivare ad essere severissime in caso di truffa accertata.