Il tema appena sopra dal titolo evidenziato, è tema che ha sollevato polemiche, discussioni, interpretazioni e quant’altro nel corso della storia, visto che pillola e preservativo sono ad esempio assai diverse e se gli anticoncezionali orali sono ben più invasivi del preservativo, è logico che questo ponga la questione sull’impiego.
Le pillole anticoncezionali di oggi sono assai meno invasive di quelle del passato ma tra effetti collaterali, interazioni, situazioni nelle quali la pillola (abbreviato) non si possa assumere sono moltissime.
In più si parla di controllo e il corpo ha sue dinamiche specifiche che mantengono un equilibrio, l’insorgere della malattia o di sintomi specifici può invece indicare che qualcosa è fuori equilibrio. I metodi contraccettivi come detto sono molti e spesso viene chiesto solo alle donne di adottarli, mentre quelli che adottano gli uomini sono assai meno invasivi.
Le varie pillole anticoncezionali
Pillola cerotto
pillola piuma
piccola caramella
tanto per citarne alcune, ma tutte queste pillole a quali rischi portano?
Da segnalare e lo sanno bene le donne che la assumono, in primis i rischi relativi alla salute fisica poi ci sono i rischi più nascosti, il cui peso spesso estremamente rilevante viene taciuto oppure minimizzato, che cosa perde una donna inibendo il suo ciclo mestruale? Quando all’inizio parlavamo di equilibrio, si parlava di natura, il mestruo è quella che in temi olistici viene definita come purificazione mensile del corpo della donna, inibirlo o alterarlo espone quindi la donna a conseguenze di diversa entità.
Gli organi che subiscono l’irruenza della pillola anticoncezionale
Primo tra tutti gli organi va segnalata la mammella, in questo caso un periodo protratto di assunzione degli estroprogestinici appunto farmaci a base di estrogeni e di progesterone, che sono gli ormoni femminili, non aiuta la mammella che risponde con tensione e dolore soprattutto prima del mestruo.
Le donne che hanno familiarità con il tumore mammario e le donne che sviluppano una mastopatia fibrocistica ovvero una patologia di tipo benigno della mammella dovrebbero valutare attentamente, con il proprio medico se sia il caso di assumere questo farmaco anticoncezionale.
Vi è poi la questione sul sistema circolatorio in tale questione vene e arterie che soffrano molto la presenza estrogenica, appaiono immediatamente dopo pochi mesi dall’assunzione della pillola come sintomi, in via cautelativa se tale circostanza vi riguardasse, è bene consultare il medico richiedendo degli esami per la coagulazione, al fine di accertare che non ci sia una predisposizione al fenomeno della tromboflebite.
Restano ulteriori due aspetti da prendere in considerazione preventivamente se si decide di assumere o si pensa di assumere questo anticoncezionale:
- Quello relativo al sistema linfatico
- Quello relativo all’apparato genitale
Per il primo aspetto dei due punti evidenziati ci si deve focalizzare sulla ritenzione idrica che rappresenta un cruccio femminile durante l’assunzione della pillola. La cellulite va ad aumentare e i liquidi ristagnano.
Per quanto riguarda l’apparato genitale di tanto in tanto, ovvero almeno ogni due-tre anni, la pillola va interrotta per non incorrere nel classico effetto collaterale che i medici definiscono come: amenorrea post-pillola, un fenomeno piuttosto inquietante e molto pervasivo dell’equilibrio femminile.