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Aromaterapia: 5 cose da sapere

Il mondo dell’aromaterapia è estremamente affascinante e, da diversi anni a questa parte, è al centro dell’attenzione sia di chi vuole dare spazio al benessere olistico in ambito domestico, sia a chi ha intenzione di creare percorsi sensoriali presso spa hotel e altri contesti ricettivi.

Nel momento in cui si ha intenzione di avvicinarsi a questo ambito, è importante essere consapevoli di alcuni aspetti. Quali, di preciso? Nelle prossime righe di questo articolo, ne abbiamo riassunti cinque.

 

Oli essenziali sulla pelle? Meglio di no

La prima cosa da ricordare quando si parla di oli essenziali di aromaterapia riguarda il fatto di non utilizzarli sulla pelle. Il motivo è legato al fatto che sono estremamente concentrati e, di riflesso, particolarmente aggressivi per la pelle.

Attenzione, però: questo vale nelle situazioni in cui si ha a che fare con oli puri. Se si procede a diluirli con un olio vettore, infatti, possono essere tranquillamente usati sulla pelle.

 

Gli oli essenziali si possono conservare

Chi non ha molte conoscenze nell’ambito dell’aromaterapia, può non sapere che gli oli essenziali possono essere conservati anche per diverso tempo. Non è possibile dare indicazioni scritte sulla pietra in merito, in quanto tutto dipende dalle varietà botaniche utilizzate per la produzione. Quello che è certo è che ci si parte da un minimo di 2 anni per arrivare a circa 4. Entrando nel vivo di questo aspetto, facciamo presente che, in generale, gli oli essenziali a base di agrumi sono quelli che si conservano di meno.

 

Gli oli essenziali possono essere utilizzati per profumare gli armadi

Per profumare gli armadi si possono utilizzare gli oli essenziali? Assolutamente sì! Fare questa domanda non è scontato. Sono infatti tante le persone che sono preoccupate al pensiero di usarli in questi contesti in quanto hanno paura di poter rovinare gli abiti.

Il rischio in questione non sussiste. Come mai? Il motivo è legato al fatto che gli oli essenziali per profumare l’armadio sono secchi. Alla luce di ciò, non bisogna assolutamente temere il pericolo di ungere i vestiti.

 

I metodi di estrazione sono diversi

Nel momento in cui ci si approccia al mondo dell’aromaterapia, è impossibile non chiamare in causa i metodi di estrazione degli oli essenziali. Quali sono? Si parla quasi sempre di spremitura a freddo. Fondamentale è essere consapevoli che non si tratta dell’unica alternativa.

Esistono anche la distillazione in corrente di vapore, a cui si ricorre nelle situazioni in cui si ha a che fare con oli essenziali particolarmente resistenti alle alte temperature, ma anche di distillazione.

 

Gli oli essenziali non vanno conservati alla luce diretta

Torniamo un attimo all’aspetto della conservazione. Nel momento in cui la si chiama in causa, è molto importante essere consapevoli anche di alcuni errori da evitare. Il principale prevede il fatto di evitare di conservare l’olio alla luce diretta. Il rischio, in questo caso, è quello di farlo evaporare più rapidamente, con ovvie compromissioni riguardanti l’aroma.

Non c’è che dire! Sono numerosi i punti sui quali vale la pena soffermarsi nel momento in cui si chiama in causa l’aromaterapia. Oltre a quelli appena specificati, ricordiamo anche l’importanza di leggere sempre l’etichetta, così come quella di consultare il medico curante nel momento in cui si ha intenzione di utilizzarli – ovviamente diluiti con un olio vettore – sulla pelle.

Un’ultima parentesi da aprire è quella che riguarda la differenza tra le espressioni “olio essenziale” ed “essenza”. Troppo spesso, erroneamente, si pensa che siano sinonimi. Bene, non è affatto vero!

Quando si parla di essenza, infatti, si inquadrano le sostanze presente nei frutti delle varie piante. Per la loro estrazione, bisogna fare riferimento alla spremitura a freddo. Cosa dire, invece, degli oli essenziali? Nel momento in cui si utilizza questa espressione, si inquadrano sostanze presenti in parti della pianta come le foglie e i fiori. Per la loro estrazione, si ricorre alla distillazione in corrente di vapore.