E quando è necessario ricorrere a uno psicologo per migliorare il giudizio che si ha di se stessi? Ecco qualche spunto di riflessione.
Il concetto di autostima
Il Prof. Piergiorgio Battistelli, docente di Psicologia nelle Università prima di Urbino e poi di Bologna, provò spiegare il concetto di “autostima” definendola: “Insieme dei giudizi valutativi che l’individuo dà di se stesso”. Tuttavia il concetto di autostima è così complesso che racchiuderlo in un concetto o una frase è difficile. Tra l’altro, anche se nel parlare comune la locuzione “avere fiducia in se stessi” e il termine “autostima” si attribuisce l’identico significato (infatti, si usano indifferentemente), nel linguaggio professionale si fa una distinzione.
“Avere fiducia in se stessi” per molti psicologi significa sapere affrontare le situazioni senza l’aiuto di nessuno. “Avere autostima di sé”, invece, vuol dire saper valutare con obiettività e un pizzico di ottimismo le proprie specificità. In poche parole, l’autostima è la valutazione che diamo ogni giorno al nostro agire. Una valutazione che non è studiata a tavolino ma inconscia. Ovviamente l’autostima è direttamente proporzionale al credo che abbiamo in noi stessi e nelle nostre capacità.
Autostima e fattori esterni
Da quanto detto si capisce bene che l’autostima non è un valore assoluto. Per intenderci, la valutazione che facciamo di noi stessi non è immobile e tantomeno definitiva. Può cambiare, a seconda delle circostanze, in bene o in male. Ossia la nostra autostima può migliorare o peggiorare, e questo dipende molto anche da fattori esterni, dalla realtà intorno a noi che cambia e dalle persone che ci circondano. Un cambio di lavoro, di città o di partner, una disgrazia o un successo, sono tutti fattori esterni che influiscono, in un modo o nell’altro, sulla nostra autostima.
Autostima, come migliorare se stessi
Per migliorare se stessi, non basta leggere qualche eBook di un improvvisato esperto di “autostima” e nemmeno rivolgersi a improbabili manuali che promettono miracoli. Migliorare se stessi è un obiettivo serio che necessita di forza di volontà e costanza notevoli.
Migliorare la propria autostima significa imboccare un sentiero che porta ad acquisire sicurezza: prima tappa di un processo di crescita personale.
Le persone che credono in se stesse non faticano ad avere successo perché riescono a ispirare fiducia e, quindi, sono ammirate e, sovente, circondati da amici e affetti. Le persone che hanno fiducia in sé sono tutti dei “Rambo”. Assolutamente no. Hanno paura e soffrono come tutti gli altri. Però quelle paure e quelle sofferenze riescono ad affrontarle e, in più, sono pronti anche ad affrontare i rischi delle proprie scelte. Chi ha autostima vede la propria vita sotto una luce positiva. Le difficoltà ci sono sempre, ma si danno da soli fiducia quando devono affrontarle.
Come aumentare la propria autostima?
Chi ha fiducia in se stesso non è presuntuoso o arrogante. Sovente si confonde un narcisista con una persona sicura di sé. Ma un ego ipertrofico non sempre significa autostima. Al contrario, sovente l’arrogante nasconde paure e debolezze notevoli. Chi ha autostima ha una fiducia “sana” in se stessi. Che cosa significa? Intanto chi ha fiducia nelle proprie capacità, avendo rispetto per se stesso, ne ha sempre anche per il prossimo suo. Perciò non sarà mai arrogante. E poi, l’autostima è sempre legata alla certezza di poter migliorare la propria esistenza con la consapevolezza che per raggiungere tale obiettivo, basta proprio poco. Questo significa che anche se la Borsa crolla, se la crisi economica attanaglia l’esistenza, se la nostra auto è un rottame, se l’amore finisce, se perdo il lavoro, il mio valore (immenso) come essere umano, come persona resta invariato, non può diminuire con i soldi nel portafoglio. E chi ha raggiunto questa consapevolezza, si è incamminato sul percorso che porta alla crescita della propria autostima.
Autostima, quando chiedere aiuto allo psicologo
Quella della bassa autostima non è una condizione permanente. Questa è una verità che quanti sperimentano sulla propria persona la brutta esperienza della mancanza di fiducia, devono dare per scontata.
La propria autostima si può migliorare andando alla ricerca dei propri valori fondamentali. In primis, dunque, bisogna capire bene che cos’è il proprio “meglio” e che cosa si vuole per la propria vita. Poi bisogna imparare a riconoscere le emozioni distruttive per eliminarle e far spazio dentro di sé a emozioni più sane. Quelle emozioni belle che possono darci un grande aiuto nei momenti di difficoltà.
Anche lavorare sulla propria immagine, può aiutare. Un naso storto, i chili di troppo, un seno tropo piccolo o troppo grande, possono far precipitare l’autostima che, però, risale immediatamente appena lo specchio ci rimanda un’immagine di noi che ci soddisfa.
Ma anche in questo caso, quanti sono in grado di capire che il calo di autostima non dipende dai nostri reali bisogni ma da quelli degli altri? Vogliamo piacere a noi stessi o stiamo cercando di dare agli altri ciò che da noi si aspettano, a prescindere da noi? Leggere il libro della psiche non è facile, ecco perché ci sono gli psicologi che lo leggono per noi. Migliorare la propria autostima è essenziale per il benessere psicologico e, quindi, per migliorare la propria esistenza.
L’aiuto di uno specialista come la Dott.ssa Monia Ferretti, Psicologa e Psicoterapeuta, che fornisca consulenza psicologica presso lo studio o anche online (www.lopsicologoonline.it), in alcuni casi non è solo consigliabile ma, addirittura, indispensabile. Lo psicologo traccia per voi, e con voi, un percorso personalizzato che porta dritto al potenziamento della vostra autostima.
La soluzione per liberarci della negatività e migliorare la nostra esistenza c’è ed è tutta nelle nostre mani. I consigli sono utili, soprattutto per chiarirsi le idee, ma se vogliamo davvero stare meglio, abbiamo solo una strada: chiedere aiuto a un bravo e accreditato specialista.