Farmaci scaduti, ecco come si possono smaltire

Quello del corretto smaltimento dei rifiuti rappresenta una questione fondamentale non solo per l’ambiente in generale, ma anche per la salute umana. Infatti, se da un lato esistono dei materiali o sostanze innocue e pertanto riciclabili e riutilizzabili dall’uomo, dall’altro ve ne sono di pericolose e che necessitano di interventi particolari e trattamenti specifici. Lo smaltimento dell’amianto a Roma o in altre località, rientra proprio in questa ultima ipotesi.

La gestione ed il trattamento di tali sostanze pericolose, al tempo stesso, richiede anche l’intervento di società specializzate, come ad esempio la Nova Ecologica nella Capitale. Tuttavia, esistono altri materiali e rifiuti di cui sottovalutiamo spesso la pericolosità e sono i medicinali. Non tutti infatti sanno come poter smaltire i farmaci scaduti e i loro eventuali contenitori. Così come si conoscono poco gli effetti del loro cattivo smaltimento sulla salute umana. Andiamo ad approfondire maggiormente l’argomento.

Danni per l’ambiente e per l’uomo

Spesso i residui di medicinali tendono a depositarsi nei terreni o nelle falde acquifere, determinandone l’inquinamento chimico o comunque lo squilibrio dell’ecosistema di tali ambienti. Ciò è dovuto al fatto che le molecole di queste sostanze sono difficilmente biodegradabili e tendono ad accumularsi per tantissimo tempo. Ciò non determina un grave pericolo imminente, tuttavia questo potrebbe presentarsi nei prossimi anni, se non si effettua un’accurata opera di trattamento e smaltimento di tale genere di rifiuti.

Per quanto riguarda l’uomo, l’assunzione di acqua inquinata da residui di medicinali non presenta conseguenze particolarmente gravi nell’immediato, tuttavia nel corso del tempo potrebbe evidenziarsi un incremento delle allergie (come già d’altronde sta accadendo) ed una minore efficacia degli stessi antibiotici nell’uomo nel combattere eventuali virus o batteri vari. Questi ultimi, quindi, tendono ad essere sempre più resistenti e difficili da sconfiggere.

Come smaltire contenitori e medicinali

Per quanto riguarda i singoli contenitori, essi vanno smaltiti in base al materiale con cui sono fatti. Gli imballaggi esterni, generalmente fatti di carta o cartone, vanno depositati nei contenitori appositi per questi materiali. Medesimo discorso si può fare per i blister, tubi o eventuali bustine vuote: se di plastica, ad esempio, vanno inseriti nei raccoglitori specifici. Tutto questo va fatto sempre nel caso fossero vuoti, cioè senza residui o presenza di medicinali.

Nel caso in cui invece si abbiano dei farmaci scaduti ancora integri e relative scatole o confezioni, allora questi materiali vanno depositati in appositi contenitori presenti in farmacia o nei pressi di tali locali. Discorso a parte meritano invece i sempre più diffusi integratori. Questi non rappresentano veri e propri medicinali, pertanto possono essere gettati, una volta tolti i loro contenitori in plastica o cartone, nel bidone dell’indifferenziata.

Per ciò che concerne invece eventuali disinfettanti, termometri, siringhe o oggetti simili, lo smaltimento deve effettuarsi in base alle regole presenti nei singoli Comuni. Pertanto, bisogna prestare attenzione al materiale informativo che ciascuna amministrazione locale prepara per i propri cittadini e seguirne attentamente le indicazioni. In caso di dubbi, è sempre possibile informarsi sul sito internet del Comune stesso oppure contattarne telefonicamente gli uffici appositi.