termometri per la cucina

I termometri per gli alimenti e il loro utilizzo per una qualità  migliore del cibo

termometri per la cucina

In cucina misurare la temperatura degli alimenti è sinonimo di successo, in quanto solo in questo modo le pietanze risultano più gustose, cotte al punto giusto e non perdono le loro caratteristiche specifiche. Una carne troppo cotta, per esempio, rischia di essere dura, mentre una torta cotta troppo poco, risulta cattiva. Inoltre controllare sempre la cottura e sapere quando fermarla permette un risparmio energetico notevole perché si evita un dispendio quando questo non è necessario:
Da questa breve introduzione è facile capire che un termometro da cucina professionale è un accessorio fondamentale non solo per gli chef e i cuochi di professione, ma anche per chi in cucina trascorre il proprio tempo libero e ama, magari, preparare cene per amici e parenti.
Esistono moltissimi tipi di termometri, che si differenziano per l’uso e le caratteristiche, ma in pochi sanno che ogni alimento ha bisogno del suo termomentro, perché la cottura sia controllata nel modo corretto. Come scegliere quindi lo strumento più adatto per noi? Innanzitutto bisogna sapere che, oltre ai termometri classici, ora sono molto diffusi sul mercato anche i termometri laser, che sono molto utili soprattutto per il controllo della temperatura dei liquidi. Sono comodi e innovativi, semplici da usare e proprio per questo stanno avendo una diffusione sempre più massiva.
I termometri laser possono essere impiegati anche in altri ambiti, oltre a quello culinario, ma in cucina possono essere usati con facilità anche da non professionisti. Un termometro laser di medio livello può misurare la temperatura di qualsiasi massa, dagli alimenti al piano di cottura. E’ molto utile, per esempio, per misurare la temperatura di un forno a legna. Bisogna tenere presente che questo tipo di termometro è particolarmente efficace se posizionato a una distanza he va dai 10 ai 30 centimetri. Per effettuare la misurazione basterà indirizzare il sensore del termometro verso l’alimento, l’acqua o comunque ciò di cui si necessita l’informazione, schiacciare il “grilletto” e attendere qualche secondo, fino a che non comparirà il valore sul display.
I termometri classici si differenziano per forma e per la portata della temperatura. I più evoluti possono rilevare la temperatura anche di prodotti freddi, mentre quelli specifici per gli arrosti e l’olio di frittura, invece, partono da circa 20 gradi di portata.
Esistono, comunque, moltissimi tipi di termometro da cucina: per il cioccolato, per i vini, per lo yogurt, per le carni, per i fritti. Ciascuno ha caratteristiche precise che lo differiscono dagli altri per forma e performance.