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Il miele artigianale

Il miele artigianale

Tra gli alimenti più  buoni e più venduti troviamo sicuramente il miele, che viene considerato tra i cibi naturali per eccellenza, arrivando questo direttamente dalle api.

Negli ultimi anni la raffinazione del miele ha subito numerose modifiche che l’hanno portato a diventare un prodotto sempre più industrializzato perdendo i numerosi principi nutritivi presenti nei mieli artigianali, che in passato venivano usati anche in medicina, ne sono un esempio, i famosi rimedi della nonna per curare il raffreddore  e la tosse.

L’Italia rimane una delle principali nazioni produttrici di miele e tra questi ce sono molti che hanno scelto di produrre il miele artigianale, utilizzando le antiche tecniche e i  nuovi mezzi di comunicazione, ad esempio portali come rifugio delizia per la vendita del miele online.

La produzione del miele artigianale

La produzione del miele artigianale viene fatta in luoghi immersi nella natura e lontano da fonti d’inquinamento che possono essere centri abitati, autostrade, infatti, molti apicoltori decidono di mettere i propri laboratori all’interno di parchi naturali per salvaguardare le api ed evitare ogni tipo di contaminazione del miele.

Il lavoro delle api nella produzione del miele

Nella produzione del miele hanno sicuramente una grande importanza e le api, in particolar modo quella bottinatrice che si occupa si di raccogliere dai fiori quella che sarà la materia prima da utilizzare per fare il miele.

Il compito dell’ape nella produzione del miele è quello per prima cosa di trovare il nettare, un liquido zuccherato che presenta un forte odore, che serve ad attirare gli insetti, inoltre è possibile raccogliere la melata dai tronchi degli alberi.

Una volta finita la raccolta, le api tornano all’alveare, dove si occupano di versare fuori il miele e la melata che sono stati raccolti.

La problematica in questo caso è che il miele è un prodotto pieno d’acqua e viene quindi preso dalle api operaie che si occupano di immagazzinarlo per andare a ridurre quelle che sono le quantità d’acqua presenti.

Che cosa fa l’apicoltore

Finito, questo primo processo arriva il turno dell’apicoltore, il cui primo compito è di allontanare dall’alveare le api ed estrarre una parte del miele, che viene inserito dalle api all’interno delle celle che vengono chiuse con tappi di cera, che vengono poi tagliati per far uscire il miele.

La seconda fase prevede la filtrazione del miele, necessaria per eliminare le impurità e questo viene quindi pastorizzato a una temperatura di circa 35 gradi, decisamente inferiore a quella che si utilizza per i mieli industriali, per evitare la cristallizzazione e arrivare allo stato semiliquido che vediamo all’interno dei vasetti.