Esattamente come per l’uomo, un cane può soffrire di intolleranze alimentari. Quando l’animale perde il solito brio, appare inspiegabilmente stanco, privo di energia e manifesta problemi gastrointestinali, una possibile causa potrebbe essere una dieta non corretta con la presenza di alimenti intolleranti. In questi casi è necessario rivolgersi subito ad un veterinario che saprà indicare la via per ridare benessere e vivacità all’amato amico a quattro zampe.
Cos’è un’intolleranza alimentare?
L’intolleranza agli alimenti è l’incapacità di assimilare determinate sostanze che finiscono col causare disturbi, anche molto gravi, all’apparato gastroenterico. Tra i sintomi più frequenti c’è il gonfiore intestinale, diarrea e vomito. Un’intolleranza si manifesta solitamente quando il cane è ancora in giovane età, ma può colpire anche esemplari adulti. Non ci sono razze che si possono considerare più sensibili di altre a tale problema. Nei cuccioli un’intolleranza alimentare è particolarmente grave perché provoca seri danni fisici, compromettendo la regolare crescita dell’animale.
Le cause di questo disturbo alimentare sono da imputarsi principalmente a fattori genetici e all’assunzione di cibo di scarsa qualità che provoca difficoltà, da parte del cane, nell’assimilare i nutrienti (soprattutto la parte proteica).
I sintomi di un’intolleranza alimentare
Sappiamo bene come accorgersi dei problemi di salute di un cane non sia sempre una cosa semplice. È necessario avere un buon spirito d’osservazione e controllare attentamente tutti i comportamenti dell’animale, che manderà inequivocabili segnali del suo stato di disagio. Nel caso delle intolleranze alimentari sappiamo che colpiscono il sistema gastrointestinale, di conseguenza servirà prestare particolare attenzione all’appetito dell’animale ma soprattutto alla qualità delle feci.
I sintomi principali sono gonfiore intestinale, diarrea e vomito. Mentre il primo aspetto può anche sfuggire, negli altri casi è evidente come l’animale abbia dei problemi. Possono capitare fenomeni sporadici solamente per semplice costipazione, ma se le feci sono liquide o semiliquide con frequenza, è bene rivolgersi ad un veterinario per sottoporre il cane ad opportuni test clinici.
Sottovalutare il problema è un errore da non commettere. L’insorgenza della diarrea causa disidratazione e progressivo indebolimento, mentre il vomito di colore giallo o marrone (definito vomito gastrico) è spesso associato ad una gastroenterite acuta o una gastrite cronica. Tutte patologie che possono essere scatenate dalla continua assunzione di cibo intollerante.
Come combattere le intolleranze da alimenti?
Quando un veterinario decreta che il cane soffre di intolleranza alimentare, inizia un lungo percorso per cercare di capire quale sia l’alimento scatenante. Pur trattandosi di una malattia cronica si può curare attraverso una dieta controllata.
L’unica soluzione è eliminare dal cibo quotidiano la sostanza causa dell’intolleranza. Per raggiungere tale risultato è necessario applicare un regime alimentare ad esclusione della durata di almeno 6-10 settimane, introducendo un solo tipo di proteine. Basta osservare come reagisce il cane per comprendere immediatamente se il problema è stato risolto. Ovviamente in questo periodo è importante fare molta attenzione che l’animale non assuma cibo da altre fonti e che non sia libero di gironzolare. Un buon consiglio è tenere un diario in cui annotare la data di inizio della dieta e gli alimenti somministrati, per avere un quadro preciso del regime alimentare applicato.
Per rivedere il proprio cane con la consueta vitalità, basta eliminare gli alimenti colpevoli dalla sua dieta giornaliera. Una volta trovata la sostanza responsabile è necessario prestare la massima attenzione che il cane non la ingerisca nuovamente anche in piccole quantità: sarà la garanzia di avere un animale pieno di energia e sempre in ottima salute.