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La differenza tra glicemia o emoglobina glicata

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Chi soffre di diabete o viene da una famiglia in cui il diabete ereditario sa di dover tener monitorata attentamente la propria salute ed in particolare, prestare attenzione alla misurazione della glicemia che consente di controllare importanti processi metabolici tra cui il diabete che è sempre più popolare a livello di patologie nel mondo occidentale.

Oggi tenere monitorata la propria gli glicemia è facilissimo: si può farlo in ospedale ovviamente oppure presso le farmacie come ci spiega la farmacia Pelizzo che tra le farmacie di turno ad Udine è una di quelle che consente di fare gli esami della glicemia direttamente in farmacia.

Ma andiamo per ordine e capiamo che cos'è la glicemia. Essa rappresenta la concentrazione di glucosio nel sangue, che è il principale e più presente zucchero semplice (monosaccarido) prodotto dal nostro organismo per mezzo delle reazioni metaboliche, delle molecole dei grassi e carboidrati, nonché degli amminoacidi ingeriti attraverso l'alimentazione.

Il glucosio in natura si trova in forma libra o unito ad altre molecole come quelle del fruttosio o altre molecole monosaccaridi, per andare a formare sostanze quali l'amido, la cellulosa o il saccarosio.

Il valore della glicemia oscilla di molto nel corso della giornata ed è collegato soprattutto ai parti. Per questo motivo il suo valore sarà calcolato sulla base della distanza dall'ultimo pasto.

Per tale ragione è consigliabile misurare la glicemia a digiuno magari appena svegli o per lo meno ridurre l'introduzione di cibi ad alto contenuto glicemico nelle 12 ore che precedono il prelievo (capillare o venoso). I valori da prendere come riferimento sono:

-valori normali: 70-99 mm/dL

-glicemia alterata: 100-125 mm/dL (Impaired Fasting Glicemia-IFG, prediabete)

-diabete: >126 mm/dL

Se vogliamo fare una valutazione instantanea della quantità di glucosio libero nel sangue, andremo a fare un pratico e rapido test della glicemia ante o postprandiale, tutte le volte ce ne la necessità. Se invece l'obiettivo è valutare il rischio di insorgenza di complicanze connesse al diabete si dovrà tenere sotto controllo la glicazione delle proteine nel sangue ovvero la formazioni di collegamenti sensibili tra il glucosio extra e le proteina circolanti, nello specifico l'emoglobina di tipo A.