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La mastoplastica addittiva, riduttiva e mastopessi

LA MASTOPLASTICA ADDITTIVA, RIDUTTIVA E MASTOPESSI

Sempre più donne chiedono al chirurgo estetico di modificare l’aspetto estetico del proprio seno. Questa tendenza non conosce età. Viene richiesto dalle ragazze di giovane età per correggere la fisionomia del proprio seno, quando ad esempio un seno è chiaramente diverso dall’altro (più cadente, di dimensione e volume diverso), o anche per una chiara dimensione ridotta del seno, ed esiste quindi la richiesta di aumentarne il volume.

La stessa richiesta avviene per le donne che, dopo una gravidanza, si trovano con il seno flaccido e cadente, e quindi richiedono di riacquistare un tono sodo e tonico.
A seguito dell’aumento di aspettativa di vita e della vita sociale anche in terza età, negli ultimi tempi anche donne di età avanzata richiedono di rendere più tonico e sodo il proprio seno, proprio per contrastare l’effetto del tempo.

Per ogni età ed esigenza, il chirurgo estetico ha la responsabilità di definire il tipo di intervento da effettuare, e soprattutto fare rientrare questo tipo di intervento in un ambito di equilibrio ed armonia del corpo della paziente.

In ogni caso, l’intervento indicato è ovviamente la mastoplastica.

La mastoplastica è l’intervento di chirurgia estetica che modifica il volume e l’aspetto estetico del seno, aumentando, riducendo, o risollevando i volumi.
Poiché il seno è una zona importante della donna, sia da un punto di vista estetico che psicologico, la mastoplastica è spesso richiesta. Può essere indicata non solo per motivi estetici, ma anche sanitari o a seguito di malattie che hanno causato una perdita del volume.
Quando le mammelle presentano imperfezioni, genetiche-congenite o acquisite nel corso degli anni, e non sono più in armonia con il resto del corpo, l’intervento di mastoplastica è certamente consigliato.

La mastoplastica ha quindi la capacità di riportare i volumi, le forme e le proporzioni dei seni in armonia con il resto del corpo. A livello estetico e di autostima, spesso l’immagine del proprio corpo non corrisponde a quello che sentiamo di essere, ed un seno troppo piccolo, oppure svuotato o cadente, o anche troppo grosso, può non essere accettato dalla donna.

Esistono 3 tipi diversi di mastoplastica:

ed ovviamente ciascun tipo di intervento ha specifiche indicazioni ed aspettative.

  1. La mastoplastica additiva
     

E’ l’intervento oggi più richiesto e diffuso, ed è dedicato all’aumento del volume del seno. La mastoplastica additiva ha come primario obiettivo quello di aumentare certamente il volume del seno, ma soprattutto il risultato che si deve ottenere è quello di avere un seno proporzionale alla fisionomia del corpo della donna, oltre a mantenere inalterata la capacità della donna di allattare anche successivamente all’intervento estetico.
In breve, la mastoplastica additiva si effettua inserendo apposite protesi mammarie molli nel seno. L’involucro è in silicone, con all’interno gel di silicone. Ultimamente le migliori protesi sono quelle anatomiche, che si adattano già da subito alla forma anatomica desiderata. Attraverso incisioni nel solco sottomammario, nella zona sotto ascellare o lungo il perimetro dell’areola, il chirurgo crea una tasca dove verrà posizionata la protesi.

  1. La mastoplastica riduttiva

Anche un seno eccessivamente grosso può creare disagio e problemi fisiologici. La presenza di un seno molto grande e cadente può determinare influenze sul tipo di abbigliamento, sull’attività fisica, nella vita sessuale ed in ambito psicologico.

Ma soprattutto l’eccesso di volume del seno può causare dolori alla schiena, alla zona cervicale, lombare e mammari, oltre a cefalee e problemi di respirazione. nella postura. Questo tipo di intervento chirurgico è utilizzato per ridurre il volume di un seno eccessivamente grosso. Le tecniche di intervento sono varia, e sono individuate dopo un’accurata visita del chirurgo, e dipendono dalla grossezza dei seni e della configurazione armonica del corpo. La presenza di un seno molto grande e cadente può essere causato da fattori genetici o ormonali, o dall’eccessivo aumento di peso.
L’intervento viene eseguito in regime di day hospital, con un anestesia locale con sedazione.

Vengono eseguite incisioni di diversa dimensione, e le zone sono intorno all’areola, verticalmente fino al solco sottomammario e lungo la piega inferiore. L’intervento lascia cicatrici permanenti che resteranno comunque nascoste all’interno del reggiseno.

  1. La mastopessi

L’intervento di mastopessi è indicato per risollevare il seno in maniera naturale. Il seno infatti può perdere tonicità e diventare cadente e svuotato per diversi motivi, quali l’età, la gravidanza, l’allattamento, oppure per predisposizione genetica.

Con la mastopessi, il seno viene risollevato e riportato al suo volume originario, e ritorna pertanto ad una dimensione morfologicamente armonica con il resto del corpo. L’intervento può prevedere l’inserimento di protesi di silicone. In questo tipo di intervento possono intervenire altre tecniche soprattutto derivanti dalla mastoplastica additiva. Nel caso di seno cadente perché troppo voluminoso, il chirurgo procederà alla riduzione ed al successivo sollevamento.
Nel caso invece di seno cadente e svuotato, si procederà all’inserimento di protesi di silicone per aumentarne il volume.