Sul mercato sono arrivati dei nuovi alleati per la postura corretta di chi vive in ufficio otto ore al giorno. Si tratta delle scrivanie elettriche per ufficio, utili perché si adattano alla persona che li ci lavora (e quindi non è più la persona che deve adattarsi alla scrivania) e perché lo fanno in maniera rapida, anche più volte al giorno.
Sappiamo che esistono dei piccoli accorgimenti da seguire per salvare la nostra schiena. Come ad esempio la regola dei 90 gradi, ergo testa allineata al collo e muscolatura del collo non in tensione; spalle che devono essere il più rilassate possibile e braccia appoggiata ai braccioli o alla scrivania in modo tale che il gomito formi un angolo di 90 gradi. Le gambe non dovrebbero essere accavallate e la schiena dovrebbe seguire le curve fisiologiche della colonna con l’osso sacro ben appoggiato allo schienale della sedia.
Tecnologia pratica ed ergonomica per le scrivanie per ufficio
Abbiamo sempre pensato che fosse la sedia per ufficio a fare la differenza, oltre alla nostra postura. Oggi invece la differenza la possono fare anche le scrivanie. Come? Con nuovi meccanismi meccanici o elettronici che permettono di alzare o abbassare la scrivania per adattarsi nel miglior modo possibile a chi quella scrivania la vive tutti i giorni. La scrivania dovrebbe essere alta circa 80 cm e la cosa ideale sarebbe fare dai 2 ai 4 cambi di posizione all’ora, stando anche in piedi non più di 20 minuti.
Stare in piedi in ufficio infatti sarebbe un toccasana per la schiena e non solo. Chi lavora in piedi davanti a una scrivania infatti sarebbe più energico e più produttivo, almeno stando agli studiosi del British Journal of Sports Medicine per cui bisognerebbe lavorare al computer anche stando in piedi.
Le standing desk non sono altro che un piano di lavoro con mouse e tastiera, mediamente da terra a 130 cm, con tastiera rialzata e inclinata di 15° e lo schermo all’altezza degli occhi in modo che la testa di chi lavora stia in asse non si pieghi in avanti. Scrivanie che possono alzarsi o abbassarsi nell’arco della giornata grazie a comandi meccanici o elettronici.
Gli standing desk potrebbero diventare effettivamente il modus operandi del futuro per tutti: in Scandinavia, secondo una stima, il 90 per cento dei colletti bianchi hanno accesso a postazioni di questo tipo. Ma nel Regno Unito ne dispone per ora soltanto l’1 per cento dei lavoratori e in altri paesi occidentali la percentuale è ancora più bassa