Alla luce della recrudescenza del virus Covid-19, il Governo ha preparato un nuovo DPCM ancora più restrittivo per provare a ridurre l’ondata di contagi che sta correndo veloce lungo tutta la penisola.
Il nuovo DPCM dovrebbe durare un mese, ma potrebbe essere ulteriormente prolungato se i contagi non dovesse diminuire. Lo “stato di emergenza” è già stato prorogato fino al 31 gennaio dell’anno prossimo. Una delle principali novità riguarda l’utilizzo della mascherina anche all’aperto e restano in vigore multe molto salate per chi non rispetta i provvedimenti.
Mascherine obbligatorie anche all’aperto
L’obbligo della mascherina vige per i luoghi chiusi o con assembramenti, ma viene esteso anche all’aperto in prossimità di altre persone non conviventi. Sono esentati dall’uso della mascherina i bambini sotto i 6 anni, le persone che praticano sport ed i soggetti con patologie e disabilità non compatibili con l’utilizzo della mascherina.
Restano in vigore tutte le normative anti-contagio come il distanziamento sociale di almeno un metro, il divieto di assembramento, l’obbligo di lavarsi le mani frequentemente con soluzioni alcoliche e di restare a casa se la temperatura corporea dovesse essere superiore ai 37,5°.
Luoghi di lavoro, teatri e ristoranti
La proroga dello stato di emergenza comprende anche gli incentivi allo smart working per le aziende e le industrie che possono applicarlo. Restano in vigore tutti i protocolli di sicurezza stabiliti per la riapertura dei luoghi di lavoro, bar, ristoranti e locali. Per i cinema, i teatri ed i concerti il numero massimo consentito di persone al chiuso è di 200 persone, 1.000 persone per gli spettacoli all’aperto.
I limiti delle Regioni
Le Regioni non possono derogare alle direttive del nuovo DPCM, ma hanno la facoltà di adottare misure ancora più restrittive se necessario. Misure ampliative, quindi più permissive, possono essere adottate solo se espressamente previsto dal DPCM e dopo un parere positivo del comitato tecnico-scientifico. Le Regioni hanno comunque l’obbligo di informare il ministero della Salute se adottano specifiche misure anti-contagio.
L’app Immuni
L’app Immuni, capace di tracciare il percorso dei soggetti entrati in contatto con persone positive al Covid-19, resta attiva fino al 31 dicembre 2021. Successivamente tutti i dati raccolti devono essere cancellati o resi definitivamente anonimi. Immuni è in grado di comunicare anche con altre piattaforme europee, consentendo una mappatura più ampia degli eventuali contagi per chi viaggia nel continente. Scaricare l’app Immuni sul proprio smartphone non è obbligatorio, ma è fortemente consigliabile per prevenire la diffusione dei contagi.
Tamponi obbligatori per chi viene dall’estero
Poiché molti contagi dipendono da rientri dall’estero, è obbligatorio sottoporsi al tampone per chi arriva in Italia da Belgio, Olanda e Gran Bretagna. È inoltre previsto l’obbligo del test molecolare o antigenico col tampone per chi proviene da Spagna, Malta, Grecia, Croazia, Parigi e altre sette regioni della Francia.
Multe pesanti
Per chi non rispetta le normative le multe oscillano tra 400 e 1.000 euro. Chi è positivo al Covid-19 e non rispetta l’obbligo di restare a casa rischia sanzioni ancora più pesanti che vanno dall’arresto da 3 a 18 mesi fino ad una multa da 500 a 5.000 euro.
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