La salute fisica (e anche mentale) suscita un interesse sempre maggiore nella popolazione. Grazie infatti alla diffusione di informazioni relative all’importanza di curare la propria salute fisica per avere benefici diffusi in tutto il corpo, si è sviluppata una sensibilità elevata a questi temi. Lo rileva anche l’Istat, che nell’ultimo report su sport, salute e sedentarietà sottolinea che il 66% degli italiani fa sport, con una crescita esponenziale negli ultimi vent’anni.
In questa diffusa passione per la cura del proprio benessere psicofisico, il personal trainer ha un ruolo molto importante, ossia quello di educare ogni singola persona ad allenarsi in maniera coerente con le proprie esigenze. L’International Sports Sciences Association (ISSA) stima che ci siano circa 20 mila personal trainer in Italia, anche se solo 13.000 dovrebbero essere in attività come collaboratori di centri fitness o autonomi. Un numero che è destinato a salire, vista la richiesta e le nuove necessità di benessere emerse soprattutto dopo la pandemia, che ha modificato il modo di vedere il mondo e anche le priorità.
Per diventare personal trainer è necessario acquisire competenze specifiche e seguire un percorso di formazione e di pratica per arrivare a svolgere la professione.
Vediamo quali sono e come si diventa professionisti del fitness.
Come si diventa personal trainer
Per diventare personal trainer non è obbligatorio conseguire la laurea perché la professione si può svolgere anche frequentando un corso professionale. Conseguire però un titolo universitario è sicuramente vantaggioso perché consente di approfondire le conoscenze in materia e di acquisire maggior autorevolezza nei confronti dei clienti e delle aziende. Il consiglio è quindi quello di considerare la laurea triennale in scienze motorie come il primo passo per diventare personal trainer, alla quale va affiancata la pratica e, qualora lo si desiderasse, un ulteriore approfondimento delle conoscenze con master e corsi di specializzazione. Per conciliare lo studio con le esperienze in palestra, ci si può anche iscrivere ad un corso di laurea telematico, come quelli proposti da Unicusano, che prevedono lo svolgimento delle lezioni a distanza e anche in modalità asincrona.
Le competenze del personal trainer
Le skills che deve possedere un personal trainer sono numerose. Alle conoscenze tecniche in merito all’allenamento e alle funzioni del corpo, deve infatti aggiungere capacità innate e da coltivare nel tempo, come la leadership, necessaria per farsi seguire dai propri clienti e per coordinare un gruppo di lavoro; l’empatia, fondamentale per creare un rapporto di fiducia con le persone che hanno bisogno del suo aiuto e anche le capacità motivazionali, che possono esprimersi mediante un approccio estroverso e positivo.
Le persone con cui si trova a lavorare il personal trainer hanno infatti bisogno di risolvere un problema che affligge il proprio corpo e per riuscire nell’intento hanno bisogno di ascolto, comprensione e tanto sostegno.
Personal trainer: cosa fa
Il personal trainer è una figura di riferimento per chi ha bisogno di agire sul proprio corpo e sulla sua salute fisica. Si prende cura in generale dello stato psicofisico delle persone attraverso la realizzazione di percorsi di allenamento pensati per un obiettivo: perdita di peso, recupero da un infortunio, tonificazione del corpo, allenamento specifico per un determinato sport e programmi di allenamento personalizzati per migliorare lo stile di vita, anche alimentare.
Ci si può infatti specializzare anche in nutrizione e svolgere programmi mirati per l’alimentazione